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Channel: Commenti a: Perché piccolo è bello e anche efficiente
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Di: Cristian Merlo

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Innanzitutto, sig. Luigi, la ringrazio per la domanda, senz’altro gradita e ben accetta.
Orbene, io penso che un sistema così congegnato fornirebbe, al contrario, delle importanti “ancore di salvezza”, specialmente per coloro che non dispongono di mezzi economici così rilevanti.
E per una serie di motivi: cerco di spiegarmi.
In primo luogo, la “exit-strategy”, che consiste essenzialmente nella possibilità di riparare in aree vicine, ma senz’altro più attraenti ed ospitali rispetto al territorio di origine, consentirebbe di abbattere il costo-opportunità del trasferimento. Anche in termini di contenimento dei vincoli di tipo economico e/o affettivo. Un conto, per esempio, sarebbe emigrare da Brescia per andarsene in un cantone svizzero di lingua tedesca. Fattibile, ma comunque oneroso dal punto di vista dell’adattamento alla nuova realtà: nuova lingua, nuovi usi, nuovi costumi, una distanza da “casa” piuttosto ragguardevole. Tutt’altro conto sarebbe, invece, decidere di lasciare Brescia per la confinante Verona: nessun cambiamento radicale dal punto di vista esistenziale, se non fosse per la garanzia di migliori servizi ad un prezzo più contenuto.
In secondo luogo, il territorio che fosse soggetto ad un importante flusso migratorio in uscita, se non vuole rischiare di perdere gran parte della propria base imponibile, dovrebbe fortemente rivedere le proprie politiche fiscali e di spesa. La concorrenza, cioè, lo indurrebbe alla moderazione: questo sarebbe così costretto a fornire servizi molto più generosi, a fronte di un prelievo immutato, ovvero ad erogare gli stessi servizi a fronte di tasse ribassate. Anche in tal caso, il nostro soggetto debole, supposto che non sia in grado di trasferirsi, potrebbe comunque beneficiarne, continuando a vivere in quella che non sarebbe più una Geena fiscale.
Da ultimo, fatte le debite proporzioni e per quanto possibile comparata, la concorrenza istituzionale dovrebbe funzionare come la concorrenza di mercato, emulandola. Di fatto, quando un bene o un servizio è considerato essenziale dalla popolazione, ciò significa che esiste nel mercato una domanda sufficiente perché gli imprenditori siano stimolati a produrlo. Questi faranno a gara per cercare di andare incontro alle esigenze di tutti, senza lasciare sguarnita alcuna fascia di popolazione. Ecco perché , allora, quando ci sentiamo maltrattati e bistrattati da un fornitore in un contesto di mercato, la nostra unica arma di difesa è quella di poter ricorrere ad un suo concorrente, desiderosi di migliorare la nostra condizione di partenza; parimenti, l’alternativa all’inferno fiscale potrebbe essere, per l’appunto, un’agevole fuga, o quanto meno la sua minaccia.
A parità di mezzi (soprattutto se pochi o scarsi), insomma, è comunque sempre meglio stare al purgatorio …


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